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26-10-2020 DPCM 24/10/2020 E RESTRIZIONI ALLA MOBILITA'

E’ stato pubblicato il DPCM 24/10/2020, che da lunedì 26 ottobre 2020 sostituisce quelli attualmente in vigore e sarà valido fino al 24/11/2020.  

La presente informativa riguarda solo i temi che interessano, anche indirettamente, le attività produttive e commerciali non aperte al pubblico. 

Ricordiamo che restano sempre in vigore le norme più restrittive previste dalle varie ordinanze Regionali. 

 

Norme che restano in vigore 

Restano ferme tutte le prescrizioni previste dal Protocollo Condiviso del 24/04/2020 e dai Protocolli di settore, per le attività produttive e commerciali, compresi i protocolli territoriali e regionali. 

E’ quindi di fondamentale importanza non solo applicare i protocolli, ma documentare tutto nel miglior modo possibile, con la stesura di appositi disciplinari, che ricordiamo devono essere soggetti all’approvazione di un comitato formato da RSPP, RLS, rappresentanze sindacali se esistenti e medico del lavoro. Per chi svolge trasferte all’estero, in particolare, è indispensabile adottare un apposito protocollo o integrare quello esistente. 

Vista la crescita dei contagi e l’intensificarsi dell’emergenza invitiamo tutti i datori di lavoro a voler riesaminare ed eventualmente adeguare i propri protocolli aziendali.  

Raccomandiamo a tutti di convocare il comitato formato da RSPP, RLS, rappresentanze sindacali se esistenti e medico del lavoro allo scopo di documentare ed attestare che le misure vigenti in azienda sono da tutti ritenute idonee alla prevenzione del contagio in relazione alla situazione attuale. In particolare sarà necessario dare atto della modalità di rispetto delle raccomandazioni che seguono o delle motivazioni per le quali non possono essere rispettate. 

 

Raccomandazioni del DPCM 

Il DPCM prevede una serie di raccomandazioni. Sebbene non si tratti di obblighi, ricordiamo che il datore di lavoro ha il dovere, ai sensi dell’art. 2087 del codice civile, di adottare tutte le misure necessarie per tutelare la salute dei lavoratori

Diventa di conseguenza di fondamentale importanza documentare e motivare in modo adeguato il mancato o parziale rispetto di queste raccomandazioni, che sono le seguenti: 

  • è fortemente raccomandato svolgere le riunioni in modalità a distanza 
  • e fortemente raccomandato l’utilizzo dello smart working 

Le decisioni aziendali potranno essere riportate e motivate in un documento o nell’aggiornamento del disciplinare, che potrà essere sottoposto al comitato come sopra indicato. 

In particolare l’utilizzo dello smart working è particolarmente indicato, ove possibile in relazione alla mansione ed indipendentemente dalle misure di sicurezza adottate in azienda, per i lavoratori che si servono dei mezzi pubblici. Deve essere valutato inoltre per tutti i lavoratori con figli studenti ed in ogni caso ove la struttura non assicuri il distanziamento sociale ed il rispetto di tutte le prescrizioni dei protocolli. 

 

Conseguenze indirette sull’attività aziendale 

Restrizioni alla mobilità 

Alcune Regioni hanno previsto restrizioni alla circolazione (esempio ordinanza Ministero Salute e Regione Lombardia, divieto di circolazione dalle 23 alle 5 fino al 13/11/2020); gli spostamenti per comprovate esigenze lavorative sono comunque ammessi con autocertificazione. Onde evitare contestazioni raccomandiamo alle aziende di rilasciare apposite dichiarazioni ai lavoratori che si devono muovere negli orari non consentiti per documentare le ragioni di lavoro. 

Limitazione servizi di ristorazione 

Le limitazioni agli orari ed alla capacità dei servizi di ristorazione (escluse le mense) potrebbero avere riflessi sui lavoratori che devono pranzare o cenare in detti esercizi. 

Ciò potrebbe comportare la necessità di introdurre modifiche organizzative come prevedere una maggior flessibilità nella pausa pranzo o consentire la consumazione del pasto in azienda. 

 

Trasferte all’estero 

La situazione è estremamente complessa; abbiamo cercato di schematizzare gli obblighi ed i divieti nell’allegato a titolo orientativo con riferimento alle trasferte di lavoro, ma Vi raccomandiamo di sottoporci sempre i casi concreti onde evitare imprevisti

Le regole che elenchiamo sono relative agli ingressi e soggiorni in Italia stabiliti a livello nazionale: 

  • le regioni potrebbero stabilire regole più restrittive 
  • ogni paese estero ha le sue regole che possono variare anche a livello regionale e sono sempre da esaminare caso per caso (www.viaggiaresicuri.it)

Per le ragioni precedentemente elencate si raccomanda di effettuare solo le trasferte indispensabili e di evitare le trasferte di natura commerciale o comunque i contatti che possono avvenire a distanza; ciò vale anche per le trasferte in Italia.